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perdurò  faticosamente  con  atroci  saccheggi  fino  alla  caduta  dell’ultima

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                   roccaforte bizantina di Rometta prima nel 902, definitivamente nel 965 .
                   Quest’ultimo dato evidenza, in un certo qual modo, l’inespugnabilità di molti

                   centri incastellati dell’isola e la forte resistenza attuata dai bizantini ai propri

                   territori. Se si considera, infatti, la data dello sbarco di Mazara e la definitiva

                   presa  di  Rometta  abbiamo  un  arco  temporale  che  riguardò  almeno  tre

                   generazioni, periodo in cui molte città dell’isola cercarono insistentemente di

                                                                          456
                   ritornare sotto l’influenza dell’ Impero Bizantino .
                          Da quanto detto finora, si evince quindi una differenza sostanziale dei

                   territori dell’isola durante la conquista e la dominazione musulmana. Mentre

                   la provincia di Trapani godrà di un rinnovato vigore dettato dal commercio

                   mercantile  soprattutto  con  la  sponda  africana  e  la  Spagna,  la  provincia  di

                   Messina  continuerà  quel  processo  di  bizantinizzazione  iniziato  già  secoli

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                   prima .  La  divisione  territoriale  delle  tre  Valli,  (Val  di  Mazara,  Val  di
                   Noto,  Val  Demone)  della  Sicilia  risalirebbe,  appunto,  secondo  l’Amari  a

                   questo periodo. La sua ipotesi, resta tutt’oggi valida e viene confermata dalle

                   indagini  storico  archeologiche  effettuate  nell’isola  nel  corso  degli  ultimi

                   decenni che hanno evidenziato le differenze socio-culturali nonché abitative

                   dell’isola stessa durante il dominio musulmano.  Sostanzialmente sia nel Val

                   di  Noto  che  nel  Val  Demone  la  percentuale  dei  cristiani  rimase  elevata

                   mentre  nella  Sicilia  occidentale  (Val  di  Mazara)  si  assiste  ad  una  elevata




                          455  SEYBOLD 1910, II, p.212; SCIBONA 1975-76, pp.287-294.
                          456  L’ultima controffensiva bizantina fu scatenata negli anni 1038-40 dall’imperatore Michele IV, il

                   Paflagonio.  Si  trattò  di  una  effimera  riconquista  della  Sicilia  nella  parte  Orientale,  grazie  alle  doti  del
                   generale  Giorgio  Maniace,  il  quale,  in  soli  due  anni  riuscì  ad  occupare  ben  tredici  città  tra  Messina  e
                   Siracusa; è opportuno rilevare che sotto il vessillo di Giorgio Maniace combatterono in Sicilia la  družina
                   variago-russa ed il leggendario guerriero scandinavo Harold. OSTROGORSKY 1968, p. 303; TRAMONTANA
                   1970, p. 131 e seg.; GUILLOU-BURGARELLA 1988, p. 349; sulle rivendicazioni bizantine della Sicilia nelle
                   fonti storico-cronachistiche si rimanda a SPADARO 2014, pp. 1-20; vd., anche STRANO 2014, pp. 75-94.
                          457  VON FALKENHAUSEN 2002, p. 34.


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