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al XI secolo e custodita nella Biblioteca Comunale di Calatafimi (Fig.167a).

                                                                 758
               Il  castello  proteggeva  un  nucleo  abitativo ,  costruito  su  terrazzamenti  a
               causa della natura accidentata del terreno. L’abitato era protetto da tre lati da

               difese naturali, mentre ai margini del lato Sud venne cinto almeno a partire

               dal  XII-XIII  sec.d.C  da  modeste  mura  di  cui  oggi  rimane  un  tratto

                                                       759
               considerevole chiamato la Guardia  (Figg.155-156). Gli avanzi delle mura
               dell’antica  città  presentano  uno  stato  di  degrato  avanzato.  Denominati  dal

               popolo “mura di li Saracini” sono costruite con muratura a pietrame e malta,

               e preservano una finestra murata, alta un metro e larga 60 cm con arco ad

               ogiva. I resti delle mura hanno una lunghezza di m. 20, alte all’esterno m.

               7,50, all’interno m. 2,50, e larghe nella parte alta m. 1,65. La costruzione

               delle mura cittadine risale ad un periodo compreso tra la fine del XII e gli

               inizi del XIII sec. d.C. Durante il regno di Federico II di Svevia, Calatafimi è

               soggetta  ad  un’intensa  attività  edilizia,  quali  la  costruzione    delle  mura

                                                                                              760
               urbiche,  il  restauro  del  castello  e  l’edificazione  della  chiesa  madre .  La
               prima  chiesa,  del  nucleo  originario,  sorgeva  ai  piedi  del  castello,  e  dal

                                                                                     761
               principio accolse tutti gli abitanti della pendice della collina . La seconda
               chiesa di " memorabile antichità", del nucleo originario, era la chiesa di S.




               fondamentale per la difesa del castello del versante Sud-Ovest, della collina. L’altezza della torre, doveva
               essere come le altre di circa 8/9 metri.
                      758
                          Le  varie  strutture  dell’antico  centro  medievale  ricavate  in  parte  da  un  dipinto  del  1517
               raffigurante  l’antica  terra  in  epoca  tardo  medievale  e  conservato  presso  la  Biblioteca  Comunale  di
               Calatafimi Segesta, sono state riportate in planimetria ( TAV. XV).
                      759  LONGO 1810, p.205.

                      760
                         NOTAR PELLEGRINO 1739, foglio nr. 43.
                      761
                         L’antica chiesa di san Silvestro fu costruita sopra un bastione a difesa del lato Nord. Secondo
               un’antica tradizione popolare, il santo apparve sulle mura urbiche della città cacciando  gli “infedeli” che
               assediavano Calatafimi. Verosimilmente, la leggenda, potrebbe riferirsi ad un periodo di rivolte da parte
               della popolazione musulmana. Nel XII secolo, la popolazione araba occupò per un breve periodo l’altura di
               Monte Barbaro, mentre il castello Eufemio fu probabilmente un’importante presidio militare normanno che

               fornì le truppe contro i musulmani ribelli. Cfr. HUILLARD-BRÉHOLLES 1859-1861, p.414.

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