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abitazione che prevede una pianta in forma di “U”, di “L” o di “O”, dove i
diversi vani, generalmente allungati, inquadrano un cortile o patio sul quale
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si rivolgono gli ingressi . Fra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo d.C.
si assiste alla costruzione di una dimora signorile e di una chiesa triabsidata
con annesso cimitero. In questo periodo viene ristrutturato il complesso
fortificato islamico sito nell’area dell’agorà greca e vengono costruite
numerose abitazioni private di diverso tenore. Le uniche strutture antiche,
riutilizzate anche nel medioevo sono una grande cisterna, situata nella zona
Nord del complesso, ed alcuni tratti di muro inglobati nelle successive
strutture medievali (Fig. 164a). Nello scavo dell’abitato medievale sono stati
rinvenuti oggetti metallici distinti in armi, oggetto di uso personale,
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appliques metalliche e attrezzi da lavoro . Fra le ceramiche rinvenute a
Calatabarbaro si distinguono le produzioni locali e i prodotti
d’importazione. Nelle tavole, vengono riportati gli esemplari del museo di
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Calatafimi : le ceramiche esaminate sono tutte destinate per il consumo
degli alimenti e si distinguono per la provenienza (Figg. 167; 168). Fra i
prodotti di produzione locale, si annovera un catino invetriato con
decorazione solcata risalente al XII sec d.C, mentre fra quelli
d’importazione, tutti di produzione nordafricana e riferibili ad un periodo
compreso fra la fine XII e la prima metà del XIII sec. d.C., si evidenziano un
catino in maiolica decorato in blu cobalto, un frammento di bacino di
maiolica con decorazione in blu cobalto, un catino in maiolica con
decorazione in cobalto e manganese, ed infine un frammento di ciotola in
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La casa pluricellulare aperta su di una corte si trova spesso nella Sicilia occidentale, in contesti
databili tra l’XI ed il XIII secolo e fortemente islamizzati come la vicina Calathamet; la corte centrale, si
adatta particolarmente alla famiglia “allargata” di tipo patriarcale; vd., POISSON 1990, pp.199-205.
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D’ANGELO 1995a, p.201.
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Il rilievo fotografico delle ceramiche è stato eseguito da chi scrive grazie alla disponibilità del
Comune di Calatafimi Segesta.
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