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occidente dell’isola, ma anche per il controllo di quel tratto di mare che
separava la Sicilia dal continente africano, che sappiamo, fu così caro alla
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politica navale di Genserico ; per la sua posizione geografica, nonostante la
cessione della Sicilia di Genserico ad Odoacre nel 476 d.C., Lilibeo continuò
ad essere un importante presidio vandalo dell’ occidente siculo come ci
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informa un passo di Vittore Vitense . Questo stato delle cose, continuò
anche dopo il 491 d.C., quando la città fu assegnata da Teodorico in dote alla
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sorella Amalafrida, andata in sposa al re vandalo Trasamondo . La
posizione della città rispetto al contesto isolano, è avvalorata da
un’iscrizione riportata in un miliario in porfido rinvenuto a Marsala risalente
al periodo post-gensericiano. Il miliario, che sino al ‘700 costituiva una
colonnetta della scalinata della chiesa marsalese di S. Matteo oggi è andato
perduto, ma si conserva il testo secondo cui il cippo doveva segnare il
confine tra il dominio dei Vandali (civitas di Lilibeo) e quello dei Goti :
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Fines inter Vandalo et Gothos Mill. III . Comunque sia, il centro fortificato
che doveva avere nelle sue antiche mura romane nonostante alcuni tratti
discontinui, le sue principali caratteristiche, fu occupato in seguito dai Goti
in quanto le truppe mandate da Belisario tra il 533 e il 534 d.C. che
rivendicavano il presidio, vennero respinte diplomaticamente dai comandanti
della guarnigione di Lilibeo che rappresentava una importante base per la
riconquista dell’isola da parte dei bizantini visto, che il suo dominio, divenne
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GIUNTA 1956b, pp.115-130.
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VICTOR VITENSIS, Hist. persecutionis Africana, (ed. K. HALM), I, IV, p. 4, 27: Quarum unam
illarum, id est Siciliam, Oduacro Italiae regi postmodum tributario iure concessit: ex qua eis Oduacer
singulis quibusque temporibus ut dominis tributa dependit, aliquam tamen sibi reservantibus partem.
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PROCOPIO DI CESAREA, Vandal. I, 8.
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CIL, X 7232; il miliario venne edito per la prima volta da GUALTERIUS 1624, p. 22, n.143; in
seguito il Momsen lo ricercò invano ma lo inserì ugualmente in CIL, X 7232.
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