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Nonostante  i  riferimenti  delle  epistole  gregoriane,  risulta  comunque

                   davvero  complicato  ricostruire  la  topografia  della  città  cristiana  e  dei  sui

                   edifici  di  culto  in  quanto  il  70%  dell’area  occupata  in  origine  dalla  città

                   punico-romana è oggi coperto dall’attuale impianto urbanistico. Solo il 30%

                   è libero da costruzioni e costituisce il Parco Archeologico sotto la tutela della

                   Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani. Riteniamo che questo dato, ci

                   debba  fare  riflettere  sulle  considerazioni  che  ne  possono  scaturire  dagli

                   scavi, che sono, rispetto alla città antica e bizantina, molto limitati. Siamo a

                   conoscenza  che  la  città  antica  era  un  perfetto  quadrilatero  composto  da

                   cardini e decumani, circondato da mura imponenti, protetto per due lati dal

                   mare  e  per  i  restanti  due  da  un  lungo  fossato  largo  sessanta  cubiti  187   e

                                                188
                   profondo  quaranta  cubiti .  Tra  le  mura  ed  il  fossato  sorgevano  possenti
                   torri quadrate e l’area urbana era divisa dalla zona portuale da un ulteriore

                   muro.  Furono realizzati passaggi sotterranei sotto il fossato che favorivano

                   probabilmente  un  costante  rifornimento  di  generi  di  prima  necessità  nei

                   periodi di assedio e durante le azioni militari. La città era attraversata da 6

                   decumani  e  26  cardini  compresi  in  un  rettangolo  perfetto,  diviso

                   verticalmente in due dal decumano massimo, attuale viale Vittorio Veneto e

                   via  XI  Maggio.  All’interno  di  questo  rettangolo  furono  previsti  7  settori,

                                                                                                   189
                   ognuno di 27 insulae, per un totale di 189 spazi, ciascuno di un actus  per
                   3. Un quartiere era quindi diviso in 3 decumani, 9 cardini e 27 insulae.

                           Di recente, si è ipotizzato che la cattedrale paleocristiana e bizantina


                   della città occupasse quell’area dove oggi sorge la chiesa di San Matteo           190 ,
                   presso le mura medievali di Sud-Est, quasi sopra la cinta punica e prospettata


                   su  una  strada  che  ripete  l’andamento  di  uno  dei  decumani  minori


                          187  Sessanta cubiti: 0,444 metri X 60 cubiti = 26,64 metri
                          188
                             Quaranta cubiti: 0,444 metri X 40 cubiti = 17,76 metri
                          189
                             1 actus = 120 piedi
                          190  CARUSO 1997, p. 237.


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