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L’iscrizione della tomba della vita (tomba B), è stata tradotta sempre
dal Mastino nel modo seguente:
“Il Signore è misericordioso nei confronti dei peccatori. Croce
cacciata dei demoni. Croce arma invincibile. Croce vita per quelli che
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credono, invece morte per quelli che non credono” .
Secondo Rossella Giglio, si tratterebbe di uno « straordinario testo di
formule rituali » che verosimilmente accompagnavano un esorcismo
effettuato per benedire le tombe; le croci che precedono e seguono il testo
avrebbero inoltre la funzione di rafforzare lo scongiuro soprattutto per far
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allontanare il diavolo ed i demoni .
Nella chiesa di San Giovanni Battista al Boeo, presso il parco
archeologico di Marsala, sono invece inglobate nella parte sotterranea,
strutture edilizie attorno ad una polla sorgiva d’acqua dolce, la cui
ubicazione, secondo le fonti letterarie, diede il nome alla città 198 . Si tratta di
tre ambienti ipogeici che documentano una continua frequentazione
collegata verosimilmente alla presenza della sorgente, attribuita ad un culto
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oracolare dell’acqua . Lo scavo archeologico, effettuato all’interno della
chiesa, (è stato rimosso il pavimento cinquecentesco) ha messo in evidenza
che il pozzo costruito sul vano ipogeico è parte di una struttura di età
bizantina, costituita da un sistema di anelli sovrapposti, che poggia su strati
196 MASTINO 2009, p. 35.
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GIGLIO 2010, p. 75; sulle tipologie del demoniaco nel Tardo antico cristinano vd., ORSELLI
1988.
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POLIBIO (I, 42, 6); STRABONE (VI, 265); DIODORO SICULO (XIII, 54, 2); PLINIO (N. III, 90).
199 È il motivo per cui il luogo assunse la denominazione di Grotta della Sibilla.
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