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di secondaria importanza nonostante fosse lo sbocco di un distretto granario

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                   e la base di traghetto per le Egadi e la Sardegna .
                           Per  quanto  riguarda  il  tessuto  urbano,  possiamo  denotare  che

                   nonostante la scarsa presenza di tracce monumentali antiche a causa di una

                   perenne ricostruzione edilizia nel corso dei secoli, alcuni carotaggi eseguiti

                   in relazione al restauro di alcuni dei principali monumenti cittadini, sotto il

                   piano  della  città  medievale  e  moderna,  hanno  evidenziato  la  presenza  di

                   materiali antropici sotto il terrapieno moderno, per uno spessore che varia

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                   dai due a i tre metri . Ma nonostante i resti della città antica siano sotto
                   l’attuale tessuto urbano (Fig.28), appare evidente e del tutto superfluo non

                   poter  avvallare  alcuna  ipotetica  ricostruzione  urbana.  Lo  storico

                   cinquecentesco  Pugnatore,  rievocando  una  antica  tradizione  locale,  riporta

                   una notizia,  non avvallorata fra l’altro da nessuna fonte attendibile, secondo

                   cui, la più antica chiesa edificata in città sarebbe stata quella di San Pietro,

                   ubicata nel quartiere a cui diede il nome, la cui costruzione risalirebbe al IV

                   sec.  d.C.,  periodo  questo,  sempre  secondo  lo  storico,  in  cui  si  sarebbe

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                   sviluppata  in  città  la  nuova  religione .  Sempre  frutto  di  una  tradizione


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                              UGGERI  1997/98,  p.  345;  Secondo  il  Filippi  invece,  l’assenza  di  Trapani  nell’Itinerarium
                   Maritimum  sarebbe  stata  dettata  soltanto  da  un’emissione  della  fonte.  Secondo  sempre  l’autore,  l’antico
                   porto di Drepana, avrebbe continuato a svolgere durante la tarda antichità ed il periodo bizantino un ruolo di
                   primissimo ordine; vd; FILIPPI 2005, pp. 134-135.
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                             FILIPPI 2009, p.159.
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                             PUGNATORE, pp.57-58:  “ Costantino prese il battesimo nel 320 d.C. non passò molto tempo
                   che la città di Trapani si convertisse alla nuova religione (non dovesse tardar molto a venir anco ella al

                   battesimo)  avendo esso imperator all’ora non solo a tutte le genti liberamente permesso di prender a suo
                   esempio la fede cristiana, ma essortatele ancora, e con lettere quasi a volere ciò fare commandatole, col
                   far egli battere a terra tutti gli idoli e disfare i tempi dove erano adorati da quelli che battezzar non si
                   volevano. Quanto la prima chiesa dei fedeli latini di trapani si tiene per fama comune che ella fosse quella
                   di san Pietro così per ella esser oggi la più antica parrochhia di questa città, come per esser ragione che
                   essi  fideli  avessero  ad  imitazione  di  quasi  tutti  (gli)  altri  dovuto dedicar  a  (San  Pietro)  quel  primo  lor
                   tempio dove se avesse secondo il romano…”  Lo storico, che fra l’altro individua l’area del primo tempio

                   cristiano edificato su un tempio pagano dedicato forse o a Nettuno (marito di Venere in Erice) o a Saturno,

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