Page 81 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
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                          Citata con il nome di Cossyra dalle fonti antiche , il nome con cui
                   oggi è chiamata l’isola sarebbe una forma creatasi alla fine del tardoantico o

                   in  epoca  altomedievale,  periodo  in  cui  l’antico  nome  dell’isola  Cossyra  e

                   quello di Pantelleria si confondono e si trovano entrambi in varie forme nei

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                   medesimi  documenti .  A  parte  un  documento  che  è  la  traduzione  in
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                   paleoslavo  del  tipico  del  monastero  basiliano  di  Pantelleria ,  non
                   disponiamo  di  fonti  storiche  rilevanti  fino  alla  testimonianza  di  Abû

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                     bayd    al Bakrî, .  Questa  carenza  storiografica  relativa  al  periodo
                   bizantino,  negli  ultimi  anni  viene  pian  piano  colmata  dalle  ricerche

                   archeologiche  eseguite  da  importanti  istituti  italiani  fra  cui  l’Università  di

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                   Bologna .

                          252   Le  fonti  storiche  antiche  menzionano  l’isola  di  Cossyra  delineando  la  posizione  geografica
                   dell’isola nonché alcuni aspetti peculiari della stessa. Plinio il Vecchio parla dell’isola descrivendola come
                   ancora fortificata , “..Cossura cum oppido”, vd., PLINIO, “Naturalis Historia,V, 7, 42; altre notizie relative

                   al  periodo  romano  si  ritrovano  in  APPIANO,  Storia  romana,  V,  97;  ed    OROSIO,  Historiarum  adversos
                   paganum, VII, II, 5, 21. E’ importante sottolineare come le fonti di periodo romano, trattino di Pantelleria
                   definendola “città”, lasciando quindi intuire la presenza di un insediamento principale di notevole rilevanza;
                   a tal proposito, vd., POLIBIO, “Storie, III,96; TOLOMEO, Geographia, IV, 3, 13; STRABONE, Geografia, VII,
                   3, 16.
                          253   L’anonimo  Ravennate  menziona  l’isola  nel  medesimo  documento  come  “Cossura”  ed  in

                   seguito  come  “Pantalasea”;  vd.,  Ravennatis  Anonymi  Cosmographia  et  Guidonis  Geographica,  (Ed.  J.
                   SCHNETZ),  p.100; sulle osservazioni onomastiche ed etimologiche si rimanda a SCALIA 1984, pp.74-76.
                          254  DUJČEV 1971, pp.3-17.

                          255   Abû   bayd    al Bakrî,  in  Blib.  ar.  sic.,  I,  cap.  VI,  p.  30:  “nella  penisola  di  'Abû  Śarik
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                   ragunaronsi  i  Rûm,  poiché  'Abû  Abd  'Allah  'ibn  Sa  d  'ibn  Abî  Sarh  fu  entrato  nel  Magrib.  Essi
                   (ristrinsersi)  frettolosi  in  Qalîbîah  (Clypea  oggi  Galibia)  e  ne  i  suoi  dintorni.  Indi  messisi  in  mare,
                   sostarono nell’isola di Qusîrah (Cossyra, oggi Pantelleria)  (che giace) tra la Sicilia  e l’Affrica, ed era
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                   allora abitata. Dicesi che vi abitarono fino al califfato di  Abd   al Malik  ibn Marwân, che Dio abbia pietà
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                   di  lui,  (685-705)  quand’egli  mandò  Abn  al  Malik  ibn  Qatan  ad  una  spedizione  marittima,  nella  quale
                   costui occupò tutte le isole e le fortezze di quei paraggidievvi il guasto e ritornò vittorioso.(in Africa). Su
                   Pantelleria medievale si veda BRESC 1971, pp. 105-127; TALBI 1978, pp. 837-838.
                          256  Nell’ultimo decennio si è avviato nell’isola un progetto di ricerca diretto dal prof. Sebastiano
                   Tusa incentrato sullo studio degli aspetti insediamentali e cronologici del’occupazione umana di Pantelleria.
                   Le  Istituzioni  coinvolte  nella  Ricerca  sono:  Soprintendenza  BB.CC.AA  di  Trapani,  Soprintendenza  del

                   Mare  della  regione  Siciliana,  Università  di  Bologna,  Università  Suor  Orsola  Benincasa  di  Napoli,

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