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La grande maggioranza dei siti fino ad ora individuati presenta tracce
di frequentazione nel periodo tardo antico a testimonianza dello stretto
legame tra l’isola e la costa tunisina. Il Nord Africa, infatti, rimase un centro
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propulsore per l’economia anche dopo la conquista vandalica .
Durante la dominazione vandalica, Pantelleria dimostra di vivere una
forte ripresa economica che, probabilmente, è da mettere in relazione con la
nuova importanza strategica assunta dall’ isola in seguito all’occupazione di
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Trapani da parte dei Vandali . Rilevante risula essere l’insediamento di
Scauri che assume grande importanza nell’ economia dell’ isola grazie alla
produzione e l’esportazione della Pantellerian Ware, l’ormai nota ceramica
da fuoco diffusa in gran parte del Mediterraneo occidentale 259 (Fig. 42). I
Università di Tubingen e Università della Basilicata, Comune di Pantelleria, Archeoclub di Pantelleria, Ares
Ricerche e Servizi per l’Archeologia, Cala Levante Diving, Consorzio Pantelleria Ricerche; con il fattivo
contributo dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria, della Guadria di Finanza e del Nucleo
Sommozzatori dei Carabinieri. Le indagini realizzate per la redazione della Carta Archeologica dell'Isola di
Pantelleria sono state condotte dall'Università di Bologna dal 1997 al 2001 e hanno riguardato circa 1500
Unità Territoriali pari a circa il 25% della superficie dell'isola. Le ricognizioni hanno interessato
prevalentemente i terrazzi ad uso coltivo e quindi con buona visibilità. Dove possibile sono state condotte
ricognizioni intensive con raccolta sistematica dei reperti. L'analisi dai dati raccolti ha permesso di definire
le modalità e le tempistiche della conquista del territorio isoalno a partire dall’età del bronzo fino al periodo
tardo antico. Il modello insediativo prevedeva che le abitazioni fossero edificate sulle pendici delle alture,
nelle immediate vicinanze delle pianure, per poter così sfruttare queste ultime in tutta la loro estensione per
le attività agricole e pastorali. Tra le varie ricerche effettuate nell’isola, si sottolineano i sondaggi di scavo
sul versante meridionale presso Scauri. Il sito è stato interessato da due campagne di scavo estensive, tra il
2004 e nel 2008; Per una storia degli studi archeologici nonché sui risultati delle ultime campagne di scavo
si rimanda (in ordine alfabetico) alle seguenti pubblicazioni: ABELLI 2010, pp.1542-1564; ABELLI 2009a,
pp. 325-338; ABELLI 2009b, pp. 53-56; ABELLI 2009c, pp.345-352; BALDASSARI 2009a, pp. 91-106;
BALDASSARI 2009b, pp. 107-120; BALDASSARI 2009c, pp.125-136; MAURICI 2005, pp.233-245; MASSA
2002, pp. 385-394; MONTI 2006; SAMI 2006, pp.491-499; SANTORO BIANCHI 2003; SAMI 2005, pp. 401-
408; SAMI 2002, pp. 395-412; TOSI-TUSA 2006, pp. 13-18.
257 PANELLA 1993.
258 CURTOIS 1955; MASSA 2002, pp. 385-394.
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Sulla ceramica nordafricana relativa al IV-V secolo d.C., vd., SAMI 2005, pp. 401-408; sulla
Pantellerian Ware, vd., BALDASSARI 2009a, pp. 91-106; BALDASSARI 2009b, pp. 107-120; BALDASSARI
2009c, pp.125-136; MAURICI 2005.
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