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di un centro basiliano monastico dedicato a San Giovanni è avvalorata infatti

                   dal tipico del monastero conservato in una copia redatta in paleoslavo          264 .  A

                   differenza  di  Marettimo,  dove  si  dispone  di  fonti  archeologiche  e  non

                   documentali, la presenza basiliana nell’isola di Pantelleria è confermata da

                   fonti storiche, non ancora prese in considerazione per una ricerca sistematica

                   nel  territorio.  A  questo  proposito,  un  altro  sito  su  cui  poteva  sorgere  il

                   monastero basiliano con probabile relativa area cultuale, potrebbe trovarsi in

                   “Contrada Monastero” sito, in cui è situata la più grande necropoli bizantina

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                   di  Pantelleria .  Si  tratta  di  un  pianoro  che  per  la  sua  particolare
                   conformazione  geo-morfologica,  rappresenterebbe  il  sito  ideale  per  la

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                   costruzione di una struttura di tipo monastico .
                          Sul lato occidentale del Monte San Marco, si estende la contrada di

                   Sant’Anna.  Qui  le  indagini  archeologiche  hanno  rilevato  l’esistenza  di

                   agglomerati  rurali  attribuiti  al  VI  sec.  d.C.,  dediti  allo  sfruttamento

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                   agricolo . Come si è riscontrato nel quartiere urbano di Santa Maria, anche
                   in  questa  contrada  a  partire  dal  VII  secolo  i  nuclei  abitati  vengono

                   abbandonati in direzione dell’Acropoli. La diminuizione del numero dei siti

                   archeologici  posteriori  al  VII  secolo  rientro  in  quei  processi  di  lento

                   spopolamento delle campagne a favore dei siti d’altura interrompendo così la

                   ripresa economica e sociale che si era avuta durante l’età giustinianea. Uno

                   dei fattori che aveva determinato una certa prosperità nell’isola  durante la

                   prima epoca bizantina era stato quel periodo di stabilità che aveva investito i


                   territori  nordafricani,  per  cui,  si  erano  potuti  derteminare  determinate
                   circostanze affinchè si verificasse una crescita economica e sociale dell’isola


                   dettata  fra  l’altro  anche  dai  traffici  commerciali  marittimi.  Se  prima,  la


                          264  DUJČEV 1971, pp.3-17.
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                             SAMI 2002, pp. 395-412.
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                             Sul monachesimo greco in Sicilia si rimanda a VON FALKENHAUSEN 1986, pp.135-174.
                          267  SAMI 2002, pp. 395-412.


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