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degli alimenti, a partire dal periodo Giustinianeo sarebbe stata la sede
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dell’amministrazione sia civile che militare dell’isola . Nelle vicinanze
dell’antica Acropoli (Contrada Santa Maria) si sarebbe inoltre esteso un
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quartiere cittadino . In Contrada Santa Maria le ricerche archeologiche
hanno evidenziato infatti l’esistenza di un insediamento bizantino a carattere
cittadino. L’abitato si trovava sulla strada che conduceva al porto di
Pantelleria e occuppava un’area antistante le mura dell’Acropoli, in una
posizione privilegiata per le comunicazioni fra l’entroterra isolano e il
principale scalo marittimo. A partire ddal VI e VII secolo la riduzione
demografica si assesta presso le mura dell’Acropoli per cui si è ritenuto che
il ridimensionamento del sito sia avvenuto in direzione delle strutture
difensive caratterizzate dall’Acropoli stessa. Sull’area dell’abitato bizantino
di Santa Maria vi si trova una struttura antica catalogata come un probabile
monastero basiliano. Allo stato della ricerca, ancora non sono stati eseguiti
scavi archeologici sulla struttura che si presenta parzialmente scavata nella
roccia di pianta quadrangolare mentre nei muri si possono intravedere varie
fasi stratigrafiche di costruzioni. Di importanza rilevante, a nostro avviso,
sarebbe un esproprio dell’area seguito dal disboscamento che avvolge la
costruzione per poter eseguire saggi stratigrafici. La presenza a Pantelleria
262 Il sito dell’Acropoli, già individuato dall’ Orsi, rappresenta una delle maggiori evidenze
archeologiche sul territorio di Pantelleria, le dimensioni delle strutture e l’importanza dei recenti
rinvenimenti testimoniano lo stretto legame dell’isola con il potere centrale, dal periodo punico fino a
quello tardo-romano. Lo scavo è stato recentemente diretto dal prof. Thomas Schaeffer, Università di
Greiswald-Tubingen, e dal Servizio Archeologico della Soprintendenza BB.CC.AA di Trapani, in
collaborazione con l’Università della Basilicata (M. Osanna). Le indagini archeologiche sono tuttora in
corso così come anche la pubblicazione dei dati di scavo. Sulle ricerche archeologiche vd., ABELLI 2010,
pp.1542-1564; ABELLI 2009a, pp. 325-338; ABELLI 2009b, pp. 53-56; ABELLI 2009c, pp.345-352;
BALDASSARI 2009a, pp. 91-106; BALDASSARI 2009b, pp. 107-120; BALDASSARI 2009c, pp.125-136;
MAURICI 2005, pp.233-245; MASSA 2002, pp. 385-394; MONTI 2006; SAMI 2006, pp.491-499; SANTORO
BIANCHI 2003; SAMI 2005, pp. 401-408; SAMI 2002, pp. 395-412; TOSI-TUSA 2006, pp. 13-18.
263 SAMI 2002, pp. 395-412.
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