Page 9 - Bombace_2017
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foratico.     Questi
                                                                                         c am b i a m e n t i
                                                                                         strutturali         e
                                                                                         f unzio n a li
                                                                                         consentirono       lo
                                                                                         spostamento di posto
                                                                                         di alcune tonnare,
                                                                                         dall’interno dei golfi
                                                                                         alle punte dei golfi,
                                                                                         accrescendo        in
                                                                                         qualche    modo    il
                                                                                         potere di cattura della
                                                                                         tonnare stesse. Una
                                                                                         tonnara  di  punta  fu
                                                                                         quella di P.ta Raisi.
                                                                                         Ciò malgrado anche
                                                                                         questa       tonnara
                                                                                         dovette cambiare la
            Fig. 8 – Golfo di Castellammare (Sicilia); il vento teso di brezza sposta acqua e tonni della   posizione, ma per via
            corrente atlantica verso l’interno del golfo (“ammatticata”) accrescendo il potere di catturabilità   dell’inquinamento
            da parte delle tonnare più interne.
                                                                                         da rumore causato
                                                                                         dagli aerei del vicino
            aeroporto, spostandosi più a ponente, per attenuare l’inconveniente. Le tonnare che pescano il tonno
            genetico o in via di riproduzione sono dette tonnare da corsa o di andata, in riferimento al comportamento
            del tonno che fa la corsa da Ovest verso Est perché ha l’urgenza di sgravarsi e riprodursi e, trattasi ad
            esempio delle tonnare della costa settentrionale di Sicilia e delle tonnare sarde, mentre le tonnare che
            pescano il tonno post genetico o in fase di ultima emissione dei gameti, vengono dette di ritorno e sono
            o erano collocate sulla costa sud siciliana e qualcuna sulle coste marocchine e spagnole. Per quanto
            riguarda i tempi della tonnara e quindi il periodo di cattura, va detto che essi erano calibrati sui tempi
            di comparsa e di riproduzione del tonno genetico per le tonnare di corsa, mentre per le tonnare di
            ritorno  si  operava  nel  periodo  immediatamente  seguente  a  quello  riproduttivo,  cioè  luglio-agosto.
            Concretamente, ad Aprile di ogni anno si disponevano i materiali: reti, rosasi, galleggianti ed ancore
            nella aree e nei piazzali prospicienti i magazzini di “marfaraggio”. Ovviamente doveva essere già pronto
            il “barcareccio”, cioè il complesso di barche della tonnara (“palascarmi”, cioè i grandi vascelli di testa, le
            “mociare”, cioè le barche di guardia alle porte della tonnara ed il “caicco”, cioè la piccola barca che
            utilizzava il rais, al centro della camera della morte quando guidava le operazioni di pesca). Comunque,
            per la fine di aprile la tonnara doveva essere in mare, pronta per accogliere i tonni. Maggio e giugno
            sono, infatti, i mesi interessati alla pesca del tonno genetico. Giugno in effetti corrisponde al picco di
            maturità gonadica. Per la fine di giugno la tonnara da corsa poteva essere salpata. Subentravano allora
            le tonnare della costa sud siciliana che erano quelle che catturavano il tonno di ritorno cioè con gonadi
            in via di svuotamento, ma ancora in grado di consentire le bottarghe, oppure con gonadi già asciugate.
            Nelle aree della costa Nord della Sicilia, nelle aree di riproduzione crescevano intanto rapidamente i
            giovani nati, quelli che gli antichi autori greci chiamavano “cordili”. La tonnara rappresenta l’attrezzo da
            pesca più complesso inventato dall’uomo, che essa comporta l’impegno di capitali di una certa rilevanza
            in quanto bisogna disporre di grandi locali a terra, dove ad es. allocare nella stagione morta il barcareccio,
            di locali e vasche per la lavorazione degli animali mattanzati ai fini della pesatura, dello squartamento e



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