Page 49 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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tura, pittura -basti ricordare l'ambiente da cui nasce Antonello) - di-
mostrano che la Sicilia è ricca.
Ma - lo sappiamo perchè ce lo insegnano e ce lo ripetono - la Si-
c111a d'allora era succube dei mercanti italiani (Genovesi, Pisani, Fioren-
tini) e catalani i quali vi importavano tutto: panni, specialmente, me-
talli, armi, carta persino, e vasi di terra cotta. Chi ha immaginato una
Sicilia dall'economia miserabile, non ha tenuto conto d'un fatto: che se
quei mercanti venivano a vendere in Sicilia, vuol dire che riuscivano a
farsi pagare in oro monetato o in altre merci; che, in altri termini,
quanto più ricche si dimostrano - attraverso le storie economiche di
Genova, Firenze, Pisa, Venezia, Lucca, Barcellona - le importazioni in
Sicilia, altrettanto ricche si dimostrano implicitamente le esportazioni
della Sicilia, chè l'Isola non avendo miniere d'oro non avrebbe potuto,
altrimenti, pagare le importazioni.
Un cosi semplice e logico ragionare comporta dunque già l'accerta-
mento di una ricchezza Siciliana che dovrebbe esser tenuta in conto in
una storia economica d'Italia. Ma vi è di più: i documenti d'archivio di-
mostrano senza possibilità di equivoco che esiste un commercio siciliano
\n tutto il Mediterraneo (compreso il Levante) accanto a quello delle più
celebri repubbliche marinare (chi avesse voluto avrebbe potuto persua-
dersene solo leggendo il Decamerone) e che la Sicilia esporta tanto da
compensare largamente le importazioni.
I cinque prodotti principali che la Sicilia esporta in larghissima mi-
sura sono: 11 frumento, in quantità tali che, senza la Sicilia, tutti i pae-
si bagnati dal Mediterraneo soffrirebbero carestie; il sale (da Pisa par-
tivano le «navi del sale:. dirette a Trapani); il formaggio; la tonnina sa-
lata; e, dal principio, almeno del XV secolo, la zucchero di canna.
Per accertare l'esportazione del tonno salato, ci basta dare una scor-
sa ad un archivio di qualunque città marittima siciliana; gli archivi no-
tar111 di Trapani e di Palermo sono pieni di atti di noleggio di navi per
il trasporto della tonnina. Ma vogliamo indicare, per l'ultimo decennio
del XIV secolo, una fonte più gradita a coloro che guardano con indif-
ferenza l'economia siciliana del passato: l'Archivio di Francesco di Mar-
co Datini, conservato in Prato. I corrispondenti del Datini da Palermo
e da Trapani non scrivono d'altro che di panni toscani e catalani e di