Page 21 - CANCILLA_1995_2
P. 21

268                               Parte seconda. Uomini e imprese

            nistero Crispi, difficile da realizzare senza una forte marina
            mercantile e quindi senza grossi vantaggi e nuove sovven-
            zioni statali a suo favore. E perciò si impegnò per il rigetto
            del trattato di pesca e navigazione con la Francia, la cui de-
            nuncia assicurava alla marina mercantile nazionale la navi-
            gazione esclusiva nelle acque territoriali, e appoggiò i fau-
                                                                  64
            tori del protezionismo e della riforma doganale del 1887 .
            Intanto, oltre ai compensi per il trasporto delle truppe, la
            spedizione africana le procurava anche due nuove linee di
            navigazione sovvenzionate, poi unificate nella Genova-Aden,
            con un contributo annuo di 1.270.000 lire, approvato dal
            parlamento dopo un iter faticoso per l’opposizione del mi-
            nistro del Tesoro Giolitti, disposto a entrare in conflitto con
            lo stesso Crispi, il quale dovette modificare il progetto ori-
            ginario che prevedeva una sovvenzione di oltre 2 milioni.
            Probabilmente data da allora l’astio tra i Florio e Giolitti,
            che in futuro si ritroveranno quasi sempre su fronti con-
            trapposti. Non sembra comunque che la nuova linea abbia
            avvantaggiato granché l’interscambio commerciale con l’E-
            ritrea. Contemporaneamente, la NGI si assicurava una nuo-
            va linea, la Brindisi-Patrasso, con una sovvenzione di 300.000
            lire, mentre invece, malgrado una ben orchestrata campa-
            gna di stampa e una migliore offerta, non riuscì a sottrarre
            (lo farà nel 1893) il servizio quindicinale Venezia-Alessan-
            dria d’Egitto alla compagnia inglese Peninsulare, preferita
            dai veneziani perché indirettamente li metteva in corri-
                                                              65
            spondenza anche con l’Estremo Oriente e l’Australia .
               L’andamento della NGI non soddisfaceva affatto Ignazio
            Florio, che – se è vero ciò che sostiene un giornalista geno-
            vese – nel 1889 si manteneva «quasi estraneo alle cose del-
                      66
            la Società» . Il corso delle azioni continuava a stazionare al
            di sotto della parità – che non sarà mai più raggiunta nel-
            l’Ottocento – e, anche se sino all’inizio del 1890 non scese
            al di sotto delle 400 lire, attraversava una fase di declino, che
            si accentuò nel corso dell’anno e in agosto 1891 precipitò
            al minimo di 254 lire: erano le conseguenze di una serie di
            circostanze negative spesso coincidenti, quali il naufragio
            del Bengala (uno dei migliori vapori della NGI), il clima di
            incertezza sul futuro dei servizi sovvenzionati scadenti col 1 °
   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26