Page 11 - I SEMPLICI di Umberto Rizza
P. 11
Lungo questa strada, fra evidenti irregolarità cresce la Neppetella. "A Nippitedda" emana un profumo che si
percepisce anche senza raccogliere la pianta, che è una varietà di timo. Esile e longilinea, con i suoi piccoli
fiori bianco rosati, riesce a dare un tocco di delicatezza al posto aspro in cui cresce. Ad essere usata è tutta
la pianta che si conserva dopo secca. Si preparano aromatici infusi con 1 gr. di essa in 100 cc. di acqua per
bevande contro i crampi di stomaco, nell'insonnia, nel nervosismo e come digestivo.
Stanchi ma non paghi cerchiamo ristoro fra le frescure umide da "Ficaredda". Qui, una volta, cresceva un
esemplare di fico mastodontico che poteva essere portato ad esempio come degno rappresentante della
sua specie. Esso, che era nascosto alla vista di alte acacie, pini marini e qualche cipresso (tutti coltivati però)
non esiste più, perché non è scampato alla distruzione che di alberi e di ambiente è stato fatto nella zona,
per far posto ad un acquedotto che non porterà mai acqua.
Non solo quando è stato realizzato non esistevano fonti di approvvigionamento in terra ferma, ma adesso
le condutture obsolete, sono ormai inservibili. Tutto questo entrerà nel novero delle "cattedrali nel
deserto" inutilizzate e quindi inutili. Del fico e delle sue qualità parleremo durante la prossima passeggiata;
per ora diamo riposo alla nostra mente confusa e ferita dal pensiero dei troppi guasti che l'uomo
cinicamente è capace di apportare all'ambiente in cui vive e quindi stupidamente contro se stesso.
Riprendiamo la nostra passeggiata, interrotta all'ombra degli alberi da "Ficareddra" e parliamo del Fico,
che, anche se non ritroviamo più in questa zona, perché selvaggiamente estirpata, fortunatamente cresce
un po' dappertutto a Favignana.
Attorno ad esso sono nati, da tempi, immemorabili, miti e leggende paurose, che indicano quanto difficile
doveva essere la vita una volta.
Nel Medio Evo, ad esempio, la gente era convinta che scavando fra le radici del fico era possibile trovarvi un
tesoro nascosto.
II rischio era quello di vedersi spuntare, però, all'improvviso, una "donna di casa" mezza strega e mezza
fata, che offriva un coltello da prendere in mano.
Se esso veniva afferrato per la punta, si veniva uccisi senza pietà, se preso dal manico, invece, il destino era
la ricchezza.
In molti paesi, il fico è considerato il toccasana contro la sterilità, infatti in Scozia ed in Irlanda qualcuno
credeva che bastasse che i coniugi di un matrimonio senza figli girassero in senso opposto attorno ad una
sua pianta per avere prole.
Dalle nostre parti, con un po' più di senso pratico, invece, le foglie di fico nero, ridotte in polvere, si
utilizzano per tingere di questo colore i capelli. Per fare preparazioni casalinghe si usano le foglie e poco i
frutti. Per calmare la tosse, contro la raucedine e mal di gola si faccia infusione di 30 gr. di foglie di fico in un
litro d'acqua e si prendano 5‐6 tazze al dì.Per far maturare un ascesso, si prepari un decotto con un fico
aperto in una tazza di latte. La poltiglia che si ottiene si applichi sulla parte una volta al dì fino a risoluzione.
Contro la stitichezza si prenda un pugno di fichi secchi, si mettano in acqua per una notte intera, e si
mangino la mattina a digiuno per alcune settimane. Per far scomparire le verruche si usi il latice per
toccature; le stesse servono bene contro e punture delle api.
Favignana: Castello di Santa Caterina