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Gli storici antichi, le polieri e la guerra navale, in porto direttamente dalle isole Egadi (cfr. in parti.
La Magna Grecia e il mare. Studi di storia maritti- p. 14 ed il riferimento a POL., I, 44).
ma, a cura di F. Prontera, Taranto 1996, 5-34. 17 Drepana e Lilibeo erano state potenziate dai
15 Parte da questa osservazione, a proposito di una punici mediante il trasferimento (metoikismos) di
leggenda, opportunamente diffusa nell’ultima fase cittadini rispettivamente da Erice (con l’eccezione
della prima guerra punica, GULLETTA, L’area eli- del personale addetto al tempio di Afrodite) e da
ma… cit., 979. A proposito della ambigua descri- Selinunte: cfr. HOLM, op. cit., 31, 46-47, 53. Dre-
zione polibiana dell’isola (Capo Lilibeo a Sud- pana e Lilibeo diventeranno, da questo momen-
Ovest, cfr. POL., I, 42) e sulla sovrapposizione del to, la prima il centro della potenza navale, la se-
modello «ecataico» (Capo Lilibeo ad Ovest) e conda il baluardo di Cartagine in Sicilia, PAIS, op.
quello «posidoniate» (Capo Lilibeo a Sud) cfr. da cit., 132. Su Erice destinata a diventare chora di
ultimo L. PORCIANI, L’area elima in Antioco in Se- Drepana, in una vicenda ormai sempre più lon-
conde Giornate Internazionali… cit., 1243-1248. tana dalla città guida dell’ethnos elimo (Segesta),
L’approdo di Lilibeo, nelle rotte antiche, era sullo cfr. DE VIDO, Città elime… cit., 420 nota 45 e, in
stesso meridiano della rotta Roma-Cartagine, che generale, su questo momento storico E. GABBA,
toccava evidentemente anche le Egadi, cfr., POL., I, La prima guerra punica e gli inizi dell’espansione
47, 2; COLUMBA, I porti della Sicilia… cit., 228 e transmarina, in Storia di Roma II. La repubblica
passim; B. PACE, Arte e civiltà della Sicilia antica, imperiale, Torino 1990, 54-67. Descrizione detta-
Genova-Roma-Napoli-Città di Catello 1946, III, gliata del porto di Lilibeo e delle annesse strutture
75-138, 90 e passim. Dopo P. JANNI, La mappa ed realizzate sul modello punico della madrepatria,
il Periplo.Cartografia antica e spazio odologico, Roma in DI STEFANO, op. cit., 13.
1984 che ha perfettamente interpretato gli errori 18 Su Filino, il siciliano «segretario di Annone» e
della cartografia antica, decisivi ci sembrano, in compilatore di liste ufficiali cfr. HOLM, op. cit., 12
merito alla questione siciliana, gli studi di France- nota 1 (con bibliografia precedente relativa alle
sco Prontera. Segnaliamo, tra i suoi più recenti fonti sulla prima guerra punica) e DI STEFANO,
contributi Immagini dell’Italia nella geografia antica op. cit., nota 49; su Filino e Fabio Pittore vd. an-
da Eratostene a Tolomeo, Rivista Geografica Italiana, che l’appendice dedicata da De Sanctis alle Fonti
C, 1993, 33-58; Note sul Mediterraneo occidentale per la storia della prima guerra punica (in Storia
nella cartografia ellenistica, in L’Africa romana. Atti dei Romani… cit., 224 sgg.). Piena fiducia mo-
XI Convegno di Studio, Cartagine 15-18 dicembre strava il De Sanctis (ibid., 235) sul dettaglio to-
1994, 335-341; La Sicilia nella tradizione geografica pografico e sulla versione confluita nei frammenti
greca, Geographia Historica, XLIV, 1994-1995, diodorei dei libri XXIII e XXIV, giudicati di pie-
97-107; Sulla geografia nautica e sulla rappresenta- na derivazione filiniana. Sullo storico di Agrigen-
zione litoranea della Magna Grecia, in La Magna to cfr. ancora: R. LAQUEUR, s.v. Philino, RE, XIX,
Grecia e il mare… cit., 281-298 (con interessantis- 2 (1950), 2180 sgg.; F.W. WALBANK, Polybius,
sime tavole); ed ancora Sulle basi empiriche della Philinus and the First Punic War, CQ, XXXIX,
cartografia greca, Sileno, XXIII, 1-2, 1997, 49-60. 1945, 1-15; P. PÉDECH, Sur les sources de Polybe:
16 Sui diversi esperimenti fatti dalle agilissime na- Polybe et Philinos, REA, 1952, 246-266; E. MAN-
vi puniche e dai loro comandanti che, più volte NI, Da Ippi a Diodoro, Kokalos, III, 1957, 136-
nel corso della guerra (POL., I, ll. citt.), proprio per 155, 150-151; G. DE SANCTIS, Ricerche sulla sto-
la perfetta conoscenza dei fondali, erano riusciti riografia siceolita, - Sikelikà I, Palermo 1958, 70,
ad entrare ed uscire dal porto di Lilibeo, sorpren- sgg.; LA BUA, op. cit., 255 sgg.; E. MANNI, Diodo-
dendo le navi romane rimaste immobili, fino a li- ro e la storia arcaica di Roma, Kokalos, XVI, 1970,
berare Lilibeo dall’assedio per mare che sarebbe ri- 60-73, 68-69; F.W. WALBANK, The Historians of
preso solo con Letazio Catulo cfr. HOLM, op. cit., Greek Sicily, Kokalos, XIV-XV, 1968-1969, 476-
39-40; PAIS, op. cit., 132. Sulla geomorfologia dei 497, 485 sgg.; DE SENSI, art. cit., 17 nota 35. Per
luoghi cfr. anche COLUMBA, I porti della Sicilia… la versione diodorea cfr. anche P. VARESE, La fonte
cit., 48-249; PACE, op. cit., 92; G. SCHMIEDT, An- annalistica di Diodoro per l’età della prima guerra
tichi porti d’Italia, in L’Universo, XLV, 1965, 225- punica, in Studi storici per l’antichità classica in
274; e, da ultima, DI STEFANO, op. cit., 3 e nota onore di Ettore Pais, Pisa 1910, III, 219-240.
1 (con bibliografia precedente), dove si richiama- 19 Sull’importanza delle versioni autoptiche degli
no alcune puntuali descrizioni letterarie circa le eventi militari per la ricostruzione topografica de-
difficoltà di navigazione (VIRG., Aen., III, 705; gli stessi cfr. GULLETTA, Timoleonte… cit.
PRISC., Perieg., 482), che comunque non impedi- 20 Sul metodo di Polibio ed i suoi rapporti con Fi-
vano – conoscendo bene i fondali – l’entrata nel lino e Fabio Pittore, in particolare nella descrizio-
77 Navi romane fra gli Specola Lilybitana e le Aegades Geminae?